QUESTO VORREI DIRVI a Castellarano – 29.01.2022

Sabato 29 gennaio alle ore 21 vi aspettiamo a Castellarano per il reading 
 

QUESTO VORREI DIRVI

basato sulle testimonianze delle donne della Resistenza.

Voci di Gabriele Tesauri e Elisa Lolli, al violoncello Alessio Tedeschi.

Oratorio di Castellarano, via Chiaviche 1
 
Ingresso gratuito senza prenotazione.
 
Ricordiamo al gentile pubblico che l’ingresso è consentito solo con green pass rafforzato e sarà neccessario indossare la mascherina ffp2 per tutta la durata dello spettacolo.
 
Il reading è una lettura delle testimonianze lasciate da cinque donne, Liliana Segre, Lucia Finzi, Giuliana Tedeschi, Liana Millu, Lidia Beccaria Rolfi; lo spettacolo è nato nella ex Sinagoga di Carpi.
«Abbiamo deciso di dargli un taglio al femminile» spiega Elisa Lolli, che è l’interprete di queste letture, mentre Gabriele Tesauri ha il ruolo del narratore, raccontando a grandi linee le vicende di queste donne, tutte italiane.

«Il tratto comune è il valore specifico della femminilità all’interno del campo. – prosegue Elisa Lolli – Mi interessava provare a dare un taglio non esclusivamente legato agli aspetti più conosciuti della deportazione».

Per questo anche la ricerca di testimonianze, oltre a quella di Liliana Segre, meno note al grande pubblico. Il titolo dell’evento è il risultato dell’unione di due componenti: da un lato la frase “Questo vorrei dirvi” riprende direttamente le parole di Liliana Segre; dall’altro “Parole d’inciampo” fa riferimento alle Pietre d’inciampo, l’importante iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare in tutta Europa le vittime della Shoah.

«La forza di queste testimonianze ti porta a sostenere l’emozione naturalmente, al di là della presenza o meno di un pubblico» spiega Tesauri. «Faccio sempre lo sforzo di pensare alle persone che sarebbero lì in presenza a teatro o il pubblico al di là dello schermo, nel momento in cui il video verrà proiettato. Provo a visualizzarli – racconta Elisa Lolli – Un problema di questo tipo di fruizione è che ci può essere la persona che lo guarda dal computer ma anche chi lo guarda dal cellulare, con uno schermo ridotto e l’audio che perde di qualità».

Insomma è necessario affidarsi a questi mezzi, sperando che la forza e l’emozione del messaggio non si perda.