La terza edizione di “Teatro e legalità”, il festival reggiano organizzato da NoveTeatro, promosso dalla Regione Emilia Romagna e dai Comuni di Novellara, Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Reggio Emilia, San Martino in Rio, Scandiano, Coop Consumatori Nordest, Alleanza reggiana contro le mafie, prosegue con un altro importante evento. NoveTeatro e Marco Ligabue saranno ospiti il prossimo 10 maggio a Cinisi (PA), in Piazza Vittorio Emanuele Orlando al Festival di Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato per il 37° anniversario dell’assassinio mafioso.
“In molti possiamo di continuo constatare quanto profondamente ha attecchito tra noi la presenza di Pier Paolo Pasolini. Dopo la sua morte (2 novembre 1975), col passare degli anni essa non solo non s’è attenuata, ma si è andata facendo più forte. Saggisti e studiosi ne sono partecipi tanto quanto le generazioni più giovani e un pubblico largo di vario ceto e tendenze […]. Insomma: i conti con Pasolini restano aperti. Il processo per la sua morte in questi anni è stato a più riprese riaperto in sede giudiziaria […] ma è aperto soprattutto il processo di confronto sociale e culturale con la sua figura e opera.” Così Tullio De Mauro introduce il libro “Le belle Bandiere” che pubblicato postumo raccoglie le corrispondenza con i lettori sulla rivista Vie nuove.
Attraverso questi e altri dialoghi NoveTeatro costruirà una cornice spettacolare al concerto di Marco Ligabue, con letture da parte delle attrici Eva Martucci e Jeane Santos da testi di Pasolini, ma anche racconti di Fabrizio De Andrè e interazioni video sulla straordinaria figura culturale e artistica di Pier Paolo Pasolini che tanto era vicina a Peppino Impastato. Lo spettacolo concerto, la cui regia è di Domenico Ammendola si intitolerà “Il silenzio è dolo”, ideato da NoveTeatro in collaborazione con il cantautore emiliano, che presenterà il nuovo singolo, dal titolo omonimo, un pezzo nato con la collaborazione del cantautore agrigentino Lello Analfino dei Tinturia e del rapper palermitano Othelloman.
Si tratta di un progetto, e non solo di un brano musicale, spiega Marco Ligabue: “Il silenzio è dolo” è anche un video virale, una proposta di legge, una campagna contro tutte le mafie.
Il videoclip, girato tra Palermo e Villabate vede la partecipazione di liberi cittadini, giovani siciliani, il giornalista Pino Maniaci direttore di Telejato, insieme, tra gli altri, al giovane Ismaele La Vardera e alla testimone di giustizia Valeria Grasso. Sullo sfondo, una terra che soffre più di tutte dell’equazione Sicilia=mafia, a causa di quelle poche migliaia di persone macchiate da una cultura mafiosa che da generazioni si declina, in senso più ampio, in altre forme di criminalità che trasformano l’equazione stessa in Italia=corruzione. “Il silenzio è dolo” vuole essere una forma artistica di denuncia contro tutte le mafie, una forma di riscatto per milioni di giovani che provano ad alzare la testa contro chi “ha voluto farci credere che il silenzio è d’oro”.
Ecco che due realtà reggiane come NoveTeatro e Marco Ligabue mettono a disposizione la loro arte per la legalità.
Per info: noveteatro.it o scrivere a info@noveteatro.it.