Teatro e legalità 3: progetti per le scuole

La terza edizione di Teatro e legalità è caratterizzata anche da un ritorno di varie attività per le scuole. Perché un’educazione alle buone pratiche civili parte fra i banchi.

Ecco i progetti del 2015.

L’isola che vorrei
Laboratorio e spettacolo finale
Da 9 a 14 anni
Docenti Francesca Picci, Eva Martucci
Coordinatrice Carolina Migli Bateson
Sedi del laboratorio: Casalgrande, Luzzara, Montecchio, Novellara, San Martino in Rio Sant’Ilario d’Enza

È difficile fare le cose difficili:
parlare al sordo
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi che si credono liberi.

Gianni Rodari, Lettera ai bambini

L’isola è il luogo dell’utopia, della possibilità. Approdare su un’isola deserta vuol dire poter dare inizio a un nuovo mondo, a un nuovo ordine, con nuove regole che sottendono una diversa visione della vita.

La nostra idea di isola, da cui prende le mosse il laboratorio spettacolo che proponiamo, è quella di un luogo non luogo dove poter cercare, ricercare e sperimentare.

Cosa?
La convivenza, il vivere civile e l’essere parte e partecipe di una comunità. In altre parole diritti e doveri.

Sono temi in apparenza difficili da proporre a dei bambini e ragazzi, perché astratti e lontani dalla loro quotidianità, una quotidianità concreta dove il fare e l’agire non hanno ancora lasciato posto alla riflessione e all’astrazione.

Ma i ragazzi hanno un grande potere: la fantasia. Grazie a questa è possibile per loro entrare in ogni situazione, muoversi in universi immaginati come fossero realtà reali.

Stimolando la fantasia e la naturale propensione al gioco si procederà durante il laboratorio a un’inaspettata simulazione: ci ritroviamo ad essere gli unici abitanti di un’isola deserta. Cosa facciamo? Cosa vogliamo fare? Ci diamo delle regole? Quali?

Lo spazio messo a disposizione dalla scuola verrà allestito per l’occasione ricreando l’ambiente isolano mentre a tutti i partecipanti verranno forniti semplici costumi per aiutarli a entrare, anche attraverso la suggestione dell’atmosfera, nella situazione proposta. Sotto la guida di due attori che avranno il compito di condurre la simulazione, al termine di dibattiti, elezioni, votazioni, dubbi e proposte, i giovani abitanti metteranno su carta i principi costitutivi di quella che sarà la loro piccola società e i diritti e doveri da rispettare.

Un ulteriore tappa del percorso dovrebbe essere la pubblicazione in un unico volume di tutte le carte costituenti realizzate dai diversi gruppi/classe, testimonianza del lavoro svolto, ma soprattutto dei sogni e dei desideri dei cittadini di domani.

Lo spettacolo laboratorio si rivolge ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. A seconda della fascia d’età dei partecipanti sarà possibile un maggiore o minore approfondimento e un taglio più o meno tecnico. Inoltre, in accordo con gli insegnanti, si può decidere di inserire temi particolari legati a problematiche proprie del gruppo emerse durante l’anno scolastico (es. legalità, bullismo, dispersione scolastica e altri). Il gioco d’azzardo è stato stimato pericoloso e attrattivo già in età puberale, pertanto alcuni enti ci hanno chiesto di lavorare anche in direzione, al fine dell’informazione e prevenzione tramite l’arte e il teatro.

Fatto di Persone. CineRaccontiamo la legalità
Uno spettacolo di e con Domenico Ammendola
Spettacolo per  gli Istituti Superiori di Reggio Emilia e Guastalla

Fatto di persone è andato in scena per la prima volta a fra febbraio e aprile 2012, coinvolgendo gli allievi degli istituti superiori della Provincia di Reggio Emilia. Lo spettacolo ha voluto tracciare per i giovani una piccola storia dei fatti di mafia del nostro paese, con momenti di approfondimento legati ad alcuni personaggi importanti della lotta alla criminalità organizzata, come Giuseppe Impastato, Giorgio Ambrosoli e Roberto Saviano.

Sul palco due attori hanno narrato queste storie, mescolando letture e momenti teatrali a proiezioni di film che a quei fatti erano ispirati: fra questi basti ricordare I cento passi, Un eroe borghese, Mery per sempre e il documentario In un altro paese.

All’interno dello spettacolo non mancano momenti d’interazione con i giovani spettatori, che sono stati chiamati a reagire e a rispondere in prima persona. Inoltre, al termine di ogni rappresentazione, i ragazzi sono chiamati ad una discussione delle problematiche emerse.

Lo spettacolo, oltre ad informare e a promuovere lo sviluppo di una coscienza civile fra i giovani, intende inoltre avvicinarli al cinema, al teatro e alla letteratura di impegno civile.