TEATRO CIVILE. NoveTeatro porta a Suzzara, mercoledì 18 ottobre alle 21 all’Istituto Manzoni, il figlio del generale Dalla Chiesa, ucciso nel settembre 1982 in un agguato mafioso insieme alla moglie e a un agente di scorta.
UNA STRAGE SEMPLICE
CONFERENZA SPETTACOLO CON NANDO DALLA CHIESA
Intervista: Domenico Ammendola
Letture dal libro e proiezione di un estratto del docufilm «In un altro paese»
«Ho scoperto che non basta essere parlamentari, fondatori di movimenti che in qualche momento segnano anche la storia civile e politica del paese, editorialisti di quotidiani e settimanali, autori di libri, animatori di teatro civile o di festival musicali, per sfondare il muro della censura». Così scrive Nando Dalla Chiesa nel suo blog personale, evidenziando la necessità di «parlare con le persone che vogliono sapere», affinché le vittime di mafia, il dolore dei loro familiari, il sangue versato negli anni, le stragi e i massacri non cadano nell’oblio.
Il professore Dalla Chiesa – editorialista del Fatto Quotidiano, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata, presidente onorario dell’associazione Libera e soprattutto figlio del generale Carlo Alberto, prefetto di Palermo, assassinato da Cosa Nostra il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo – sarà ospite a Suzzara mercoledì 18 ottobre alle ore 21, presso l’Istituto Manzoni in via Mantova 13, protagonista di una conferenza-spettacolo ideata da NoveTeatro, centro teatrale reggiano che da anni si occupa di teatro civile.
La serata, intitolata “Una strage semplice”, prende spunto dall’ultimo libro scritto dal professore Dalla Chiesa, edito da Melampo e uscito quest’anno in occasione del 25esimo anniversario della strage di Capaci. Il libro racconta appunto Capaci e la sua continuazione, via D’Amelio. Ricostruisce il contesto in cui tutto accadde. Dipinge «due Italie all’apparenza lontane e segretamente vicine. Quella che portò a morte prima Giovanni Falcone e poi Paolo Borsellino – scrive infatti Nando Dalla Chiesa – fu una strage semplice, frutto di una logica lineare, che vide convergere Sud e Nord, economia e politica». Alla base «l’incubo che il giudice più odiato di Cosa Nostra potesse guidare una struttura nazionale di indagini e colpire i crescenti rapporti tra gruppi imprenditoriali e capitalismo mafioso, tra mafia e appalti, tra criminalità finanziaria e complicità politiche».
Il professor Nando Dalla Chiesa sarà intervistato dal regista e vicepresidente di NoveTeatro Domenico Ammendola. Sarà proiettato un estratto del film-documentario diretto da Marco Turco “In un altro paese”, che esamina il rapporto tra la mafia siciliana e lo Stato italiano negli anni della prima repubblica, verranno quindi letti alcuni brani dal libro “Una strage semplice”.