LA LOCANDIERA

Un classico del teatro e della letteratura italiana che inaugura la Stagione 2017/2018 del teatro Comunale Pedrazzoli di Fabbrico, dal 2016 gestito da NoveTeatro

di Carlo Goldoni

regia Gabriele Tesauri

con Matteo Alì, Valeria Barreca, Filippo Bedeschi, Filippo Beltrami, Leonardo Bianconi, Carolina Migli Bateson, Giulia Nasi, Michele Zaccaria,

Scenografia: Donatello Galloni
Costumi: Francesca Tagliavini
Luci e fonica: Emil Savazzi
Assistente alla regia: Michele Zaccaria
Assistente volontario: Marco Santachiara
Foto: Manuela Pellegrini

Produzione NoveTeatro
Organizzazione Carlotta Ghizzoni e Giulia Guerzoni
Ufficio stampa Elena Guidetti

È una delle commedie cosiddette di “carattere”, che fa centro sulla figura di Mirandolina, avvenente e vivace patrona di una locanda a Firenze. Qui il marchese di Forlipopoli e il conte di Albafiorita si contendono i favori della bella e giovane ostessa, l’uno forte della sua nobiltà, l’altro della sua ricchezza. Nemico delle donne si proclama, invece, il cavaliere di Ripafratta, ma la locandiera, piccata, s’impegna a farlo innamorare, trionfando così su «quei cuori barbari e duri, che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.» (Atto I, scena IX). Nel contempo lei deve cercare di non spiacere al cameriere Fabrizio, a cui il padre l’ha promessa in sposa. Abilmente destreggiandosi tra questi personaggi, Mirandolina si fa aiutare da due commedianti, Ortensia e Dejanira, presentatesi alla locanda con falsi titoli nobiliari e corteggiate dal conte e dal marchese.
La locandiera usa molte attenzioni al cavaliere di Ripafratta, che nel timore di cedere alle sue arti decide di partire per Livorno. Ma Mirandolina in una stupenda scena di seduzione vince ogni sua resistenza, ricorrendo per ultimo anche ad un finto svenimento, che finisce per turbare profondamente il burbero cavaliere. Ma Mirandolina ben presto muta tattica e si mostra sdegnosa verso il cavaliere, che, innamorato, le invia doni e ardenti suppliche.
La giovane non cede e il cavaliere, deriso dal conte, lo sfida a duello. Mirandolina interviene a calmare i contendenti. Alla fine decide di porre fine al suo gioco e dichiarare in presenza dei suoi tre pretendenti che sposerà Fabrizio. Allora il cavaliere di Ripafratta parte maledicendo le donne, mentre il conte e il marchese assicurano Mirandolina che cambieranno locanda. 

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