E’ la riscrittura teatrale di alcuni scritti di Luigi Pirandello a partire dall’omonima novella “Il treno ha fischiato”. Pubblicata nel 1914 questa breve novella tratta il ‘male di vivere’ e il coraggio di ribellarsi ad una società sempre più esigente.
liberamente ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello
scrittura scenica e regia Domenico Ammendola
con PAOLO ZACCARIA e EVA MARTUCCI
assistente alla regia VALENTINA DONATTI
scene DONATELLO GALLONI
costumi MARZIA VEZZANI
visual design JACOPO VERONI
graphic art TOMMASO RONDA
luci e fonica EMIL SAVAZZI
riprese video a cura di ANDREA MAINARDI
produzione NoveTeatro
“Il treno ha fischiato” è ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello, pubblicata nel 1914 e contenuta nella raccolta “Novelle per un anno”. Racconta la storia di Belluca, un umile impiegato intrappolato in una famiglia soffocante e in un lavoro ripetitivo. Un giorno, all’improvviso, il fischio notturno di un treno accende la sua fantasia: prende coscienza della propria esistenza e inaspettatamente si ribella. I colleghi lo crederanno pazzo, ma c’è anche chi ha capito tutto e riconosce in Belluca la voglia di dimostrare la propria autenticità e la consapevolezza dell’esistenza di un mondo da vivere al di fuori delle mura domestiche e del lavoro.
La riscrittura teatrale di Domenico Ammendola prende spunto anche da altri scritti di Pirandello: le novelle “Tu ridi”, “La carriola”, “Rimedio: la geografia” e il testo teatrale “Il giuoco delle parti”. Lo spettacolo, che gioca sapientemente sulla trasposizione visiva e l’interazione con il video, nel raccontare le vicende di Belluca riflette sulla ‘cecità’ come metafora della vita e, di conseguenza, sull’importanza di vedere la realtà che ci circonda e di riconoscere l’autenticità del proprio essere. Non manca il tema del lavoro come alienazione, l’analisi del rapporto marito-moglie e un inno all’immaginazione come via di fuga dalle ‘trappole’ della vita quotidiana.