Sabato 21 Ottobre ore 21
Biglietti: Intero 17€ / Ridotto 15€ / Under 18 anni 10€
Liberamente tratto da William Shakespeare
Elaborazione drammaturgica Stefania Marrone
Musiche Fabio Trimigno
Con Salvatore Marci e con Andrés de Jesùs Soto Elizondo (violoncello), Andrea Stuppiello (percussioni), Fabio Trimigno (violino) e la partecipazione di Giovanni Salvemini (voce e ukulele)
Scene e disegno luci Luca Pompilio, Cosimo Severo
Spazio sonoro Amedeo Grasso
Regia Cosimo Severo
Una commedia che si fa racconto a più voci.
Una storia d’amore e debiti per attore con musici.
Due amici, una donna, un voto solenne, un prestito in denaro, una libbra di carne umana richiesta come penale, una punta di odio verso lo straniero che ha una cultura, delle abitudini e una religione diversa.
Ci sono tutti gli ingredienti perché finisca in tragedia, ci sia legittimo spargimento di sangue e morti non accidentali.
Ma questa è una commedia.
I Lord Chamberlain’s Men – compagnia fondata subito dopo la peste da un grande attore figlio di un impresario teatrale, da un brillante e famoso comico e da uno scrittore che attraverserà i secoli e i continenti col soprannome di Bardo e il nome di Shakespeare – i Lord Chamberlain’s Men, dicevamo, hanno voglia di commedia.
Si rischia di ridere in questa storia. L’ha scritta Shakespeare del resto!
E, come spesso accade nelle sue opere, al riso si arriva come una liberazione, come una risalita insperata dopo aver toccato il fondo dell’animo umano.
Corre voce che la compagnia abbia avuto pressioni, che a Shakespeare sia stato chiesto di scrivere un’opera antisemita, per sostenere la campagna contro gli ebrei che all’epoca stava dilagando a Londra; il risultato è un’opera che mette a confronto due mondi diversi tra loro, dimostrando che sono uno lo specchio dell’altro, che l’odio non ha bisogno di una buona ragione e che, nel migliore dei casi, genera mostri.