COMBATTENTI

di Renato Gabrielli

Con Massimiliano Speziani e Silvia Pietta

regia di Domenico Ammendola


aiuto regia Valentina Donatti
assistente alla regia Chiara Baccarini


visual design Alessandro Tedde – Antropotopia


produzione NoveTeatro

PRESENTAZIONE
Una storia d’amicizia, forse d’amore.
Ne sono protagonisti Giuditta, scontrosa ex campionessa di pugilato, e Raffaele, giornalista sportivo disoccupato che cerca di farsi strada nel luccicante mondo dei social media. Si uniscono nel progetto di rilanciare la palestra di lei con una serie di tutorial di autodifesa femminile deliranti; ma sarà proprio la paradossale riuscita di quel piano a mettere a rischio il loro rapporto.
Una commedia agrodolce che attraverso la metafora della boxe esplora i conflitti tra sentimenti, interessi e valori ai tempi della “modernità liquida”.

NOTE DI REGIA
Combattenti è un testo scritto da Renato Gabrielli, autore contemporaneo e insegnante di drammaturgia della Scuola Paolo Grassi. E’ per ammissione dello stesso autore “una commedia bastarda”, perché a tutti gli effetti ha i canoni della commedia ma in più punti non li rispetta, li sovrascrive, per trasformarla in qualcosa di diverso. A tratti ha punti in comune con il teatro dell’assurdo, ma anche con il teatro psicologico. Tuttavia, può essere considerata una commedia a tutti gli effetti.
Questo testo mi ha affascinato molto perché mi ha ricordato la drammaturgia anglosassone contemporanea, su cui NoveTeatro da anni lavora e fa ricerca, soprattutto per la presenza di personaggi finemente cesellati
e “inchiavardati” in un contesto in cui sono costretti a stare e a cui non potevano sfuggire. In questo caso, il pretesto è la storia di Giudy, un’ex campionessa di pugilato, che apre una palestra di boxe, kick boxing e autodifesa per sole donne. La palestra è in grandi difficoltà economiche, lei non riesce a tenerla in piedi.
Nella sua vita entra un social media manager, “ex-giornalista sportivo disoccupato”, grande estimatore di lei come campionessa e grande amante di boxe, che la vuole aiutare per rilanciare la palestra.
In questo contesto surreale si sviluppano non solo le conflittualità ma anche le affinità tra i due personaggi che cercano di barcamenarsi. Entrambi sono 40-50 enni che si stanno reinventando, dopo che hanno perso il mestiere precedente.
Questo incontro crea tante situazioni assurde, a tratti grottesche, che ti portano a ridere e sorridere in più momenti, ma che alla fine risultano essere sorprendentemente amare. La messa in scena da me curata, per mettere in risalto questo contesto a tratti surreale e grottesco, utilizza videoproiezioni – in collaborazione con Alessandro Tedde – per creare un contesto dichiaratamente finto dentro al quale muovere i personaggi,
perché come diceva Gigi Proietti “in teatro tutto è finto ma nulla è falso”.

Domenico Ammendola

NOTE DELL’AUTORE
Giuditta e Raffaele, i protagonisti di Combattenti, sono due piccoloborghesi di quarant’anni e passa, immersi in quotidiani problemi di sopravvivenza in una grande città del Nord. Lei ha vissuto sul ring momenti di relativa gloria e gestisce una palestra periferica. Lui, vecchio boxeur amatoriale, ha da poco perso il suo
impiego di giornalista sportivo. S’ingegna a collaborare con una start-up di social media marketing messa in piedi dal figlio di un suo amico ricco. Ed è proprio nelle vesti di consulente di marketing che si avvicina alla campionessa di un tempo. Si vedrà la vera violenza e sopraffazione scatenarsi fuori dal ring, nell’ambiente
della cosiddetta comunicazione e dell’ineffabile storytelling: un mondo di conflitti immateriali, sregolati, affidati a nessun arbitro. Ma Combattenti è anche e soprattutto una storia d’odio-amore per nulla romantica tra un uomo e una donna lontani dai ruoli convenzionali, irrequieti esemplari di quell’età matura che ancora non si arrende all’evidenza delle delusioni.

Renato Gabrielli

L’AUTORE – RENATO GABRIELLI
Nato nel 1966, è autore teatrale, dramaturg e sceneggiatore. Esordisce al C.R.T. di Milano nel 1989 con Lettere alla fidanzata, cui seguono Oltremare, Oplà, siamo vivi! e Moro e il suo boia (edito da Vita e Pensiero), tutti diretti da Mauricio Paroni de Castro. Dal 1997 al 2001 è drammaturgo del Centro Teatrale Bresciano. Per il CTB scrive e dirige Una donna romantica, Curriculum Vitae e Giudici (pubblicato su “Hystrio” XVI, 1). Del 2003 è la commedia Vendutissimi.
Il monologo Qualcosa trilla, tradotto in inglese da Margaret Rose con il titolo Mobile Thriller, allestito in un’automobile, riceve il Premio Herald Angel al Fringe Festival di Edimburgo del 2004.
Nel 2005 scrive per la compagnia scozzese Suspect Culture il testo bilingue A Different Language. Seguono Cesso dentro (2005), Salviamo i bambini (2006) e Tre (2008; “Hystrio” XX, 4), con la regia di Sabrina Sinatti.
Nel 2008 vince il Premio Hystrio per la drammaturgia e nel 2009 il Premio Milano per il Teatro della giuria degli specialisti per Tre. Tre sarà poi tradotto in inglese da Ann Marie di Mambro con il titolo Eat Your Heart Out e presentato al Teatro Oran Mor di Glasgow nel settembre 2009 per la regia di Graham Eatough; tradotto in spagnolo da Roberta Pasquinucci con il titolo El Hambre e presentato al Teatro del Barrio di Madrid nel maggio 2019 per la regia di Ignasi Vidal.
Del 2010 è Questi amati orrori (“Hystrio” XXIII,4), ideato e realizzato con Massimiliano Speziani e Luigi Mattiazzi.
In qualità di dramaturg collabora con il Teatro delle Moire per gli spettacoli Never Never Neverland (2010), It’s always tea-time (2011) e Playroom (2012) e con la compagnia E.S.T.I.A., che opera nel carcere di Bollate.
Nel 2011 scrive Maturità – Una farsa, testo commissionato dal Festival Connections. L’anno successivo realizza l’adattamento drammaturgico di Giulio Cesare di William Shakespeare, regia di Carmelo Rifici, per il Piccolo Teatro di
Milano. Nel 2013 è tra i co-autori di Chi resta, produzione Proxima Res / Teatri del Sacro diretta da Carmelo Rifici. Del 2014 è Combattenti, per la regia di Paola Manfredi (pubblicato su “Hystrio” XXIX,3).
Nel 2015 debutta La donna che legge, per la regia di Lorenzo Loris (pubblicato da Cue Press). Nel 2017, per il progetto del Teatro di Roma “Ritratto di una Nazione – L’Italia al lavoro”, scrive il testo breve Redenzione, regia di Fabrizio Arcuri. Debutta nel 2018 Spin, con Gaetano Cappa, Emiliano Masala e Massimiliano Speziani, produzione Proxima Res.
Nel 2020 scrive e dirige Fammi un’altra domanda, con Valentina Picello e Camilla Barbarito. Nello stesso anno, il suo dramma Procedura vince il Premio InediTo Colline di Torino – Sezione Teatro. E’ autore della guida Scrivere per il teatro (ed. Carocci, 2015). Insegna drammaturgia presso la Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” e la Civica Scuola di Cinema
“Luchino Visconti” di Milano.

MASSIMILIANO SPEZIANI
Premio Hystrio all’Interpretazione 2018, recita diretto da Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi, Massimo Castri, (per la La Vita è Sogno riceve il premio Coppola Prati 1992), con la Compagnia Katzenmacher di Alfonso Santagata (Petito Strenge, premio Ubu 1997), Federico Tiezzi, Mario Martone, Lorenzo Loris, Alessandro Genovesi (Happy Family). Al Piccolo recita in Nathan il Saggio e Giulio Cesare per la regia di
Carmelo Rifici, nel Pinocchio di Antonio Latella e ne La tragedia del vendicatore, diretto da Declan Donnellan. Auto produce gli spettacoli Il Tiglio, foto di famiglia senza madre di Tommaso Urselli (premio Fersen alla regia 2013) e Il Memorioso breve guida alla memoria del Bene, in collaborazione con Paola Bigatto e l’associazione Gariwo, sul tema dei Giusti, tratto dai testi di Gabriele Nissim. È dei primi anni del 2000 il sodalizio con il drammaturgo milanese Renato Gabrielli (Questi Amati Orrori, Tre- una storia d’amore, La Donna Che Legge tra gli ultimi lavori) e con la drammaturga Renata M. Molinari (Il Custode delle Partenze, Al muro-il corpo in guerra) che presiede La Bottega dello Sguardo, biblioteca mediatica delle discipline dello spettacolo, di cui Massimiliano è socio fondatore e presidente.
All’attività teatrale alterna con sempre più attenzione quella didattica, in collaborazione con Gabrielli e Molinari e quella radiofonica (“My Name is Depero”e “3000 anni fra i Microbi “, produzione Rsi originali radiofonici di Cappa e Drago tra le ultime  produzioni ).Si ricorda la sua partecipazione ne La Valle delll’Eden prodotto da Emilia Romagna Teatro per la regia di A. Latella. Durante il primo lockdown crea e porta avanti l’esperienza di Teatro in Condominio, nello stabile in cui abita, ne nasce
uno spettacolo Nessun Miracolo a Milano sul testo scritto da R. Gabrielli, che riesce a debuttare presso il Teatro della Cooperativa il 23 ottobre 2020, prima della seconda chiusura.

SILVIA PIETTA
Nata a Milano, dopo essersi diplomata al Liceo Classico, , frequenta per due anni la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale di Milano. Nel 2005 viene ammessa alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, fondata da Giorgio Strehler e diretta da Luca Ronconi. Dopo il diploma nel 2008 ha collaborato con numerosi registi teatrali tra i quali Daniele Salvo, Carmelo Rifici, Emiliano Bronzino, Luca Spadaro, Domenico Ammendola, Flavio Stroppini, Alan Alpenfelt in produzioni di teatri come il Teatro Vascello e il Globe Theatre di Roma, il Teatro Greco di Siracusa, il Teatro Lac di Lugano e il Teatro Sociale di Bellinzona. Nel 2015 è tra i quattro attori italiani selezionati per partecipare alla XXIV edizione dell’Ecole Des Maitres, corso europeo di alto perfezionamento teatrale fondato da Franco Quadri, condotto da Ivica Buljan, il cui esito finale “Il Capitale nel XXI secolo” è stato rappresentato in Italia, Croazia, Slovenia, Portogallo e Belgio. Le sue esperienze cinematografiche sono nei film Febbre da fieno di Laura Lucchetti, Un fidanzato per mia moglie di Davide Marengo, Verso la Notte di Vincenzo Lauria, presentato nel 2020 al Festival di Taormina, Film Fantasma di Carboluce, diretta da Alberto Sansone.
Diversi sono anche i lavori di speakeraggio e recitazione radiofonica, per la RSI di Lugano, Rai Radio3, Gwen Radio, sotto la direzione di Sergio Ferrentino, Ugo Leonzio e Flavio Stoppini. Nel 2016 è tra i vincitori del Premio Gino Cervi della Fondazione Lydia Borelli per giovani attori.

Lo spettacolo ha debuttato il 8 e 9 maggio 2021 presso il Teatro Pedrazzoli di Fabbrico

COMBATTENTI - il trailer

Intervista al regista Domenico Ammendola

COMBATTENTI - Foto Gallery

Massimiliano Speziani
Silvia Pietta