20 aprile 2024 – Teatro Comunale Pedrazzoli
Dalle classi prime alle classi terze della Scuola Secondaria di I grado
Concept e regia Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno.
Con Abdo Al Naseef Alnoeme, Giorgia Possekel.
Drammaturgia Miriam Selima Fieno.
Scenografia virtuale e light design Maria Elena Fusacchia.
Video di archivio Hazem Alhamwy.
Tecnica audio Antonello Ruzzini.
Produzione Tieffe Teatro Menotti, Bottega Degli Apocrifi.
Con il sostegno di css Teatro Stabile di innovazione del Fvg/dialoghi – residenze delle arti performative a villa Manin 2022_2024, l’arboreto Teatro Dimora di Mondaino, Teatro giovani teatro pirata / amat, zona k.
In collaborazione con Mishwar Ong.
From Syria: is this a child? È nato dal desiderio di trovare un linguaggio per parlare ai ragazzi ed è diventato uno spettacolo di teatro documentario che cerca di parlare a tutte le generazioni, attraverso un dialogo che oscilla tra il teatro e il documento, dove la narrazione dal vivo, che parte da una lunga ricerca nelle storie vere dei protagonisti, si fonde alla narrazione audiovisiva.
In scena c’è Giorgia una ragazzina italiana di 14 anni, che racconta la sua vita quotidiana di europea in un florido tempo di pace, nella quale giace tuttavia il dolore di una guerra familiare; e c’è Abdo un giovane rifugiato siriano che, attraverso un’amicizia inaspettata, avvicina Giorgia alla conoscenza di un’altra guerra: quella fatta di bombe, missili ed esplosioni sotto cui vivono da undici anni migliaia di suoi coetanei in Siria.
Un’infanzia felice, finita presto per via del divorzio dei genitori, per Giorgia, che trattiene il suo giovane passato in un archivio di filmati e fotografie; un’infanzia mai iniziata per Abdo che dalla finestra di casa sua ha cominciato a riprendere con il cellulare le brutalità di una guerra che gli ha tolto tutto.
Gli spettatori sono invitati a entrare delicatamente in un mondo privato e lacerante insieme ai protagonisti, che, manovrando diversi dispositivi elettronici e condividendo materiali personali, accettano di esporre una elaborazione viva e dal vivo della loro biografia e degli aspetti privilegiati e dolorosi che hanno segnato le loro storie fino ad oggi.
Lo spettacolo va alla ricerca di un equilibrio tra storia personale e storia epocale, in un intenso affresco emotivo dove la tecnologia dilata come una lente di ingrandimento il nostro presente e apre squarci su mondi non poi così distanti, mostra i volti della guerra, entra dentro le case e ne fa vedere i frammenti, i ricordi, i futuri possibili.